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Rita Ackermann x Le Grand Bellevue, il ristorante Leonard come un museo

Il ristorante Leonard’s all’interno del Le Grand Bellevue Gstaad, destinazione invernale preferita per il jet set internazionale, si trasforma in una galleria d’arte contemporanea. Merito dei sette nuovi dipinti realizzati da Rita Ackermann in collaborazione con Hauser & Wirth. L’artista, che fin da quando si è affacciata al mondo dell’arte, ha sempre creato opere in dialogo con quelle di altri colleghi stavolta ha scelto di mettersi al cospetto di Ferdinand Hodler, uno dei giganti dell’arte non solo elvetica ma mondiale. Il risultato di questa sfida ha un nome e un cognome: “The Ecstasy of Leaving the Exile, I-VII”, monumentale opera di fregio esposta per la prima volta al pubblico. Si tratta del primo fregio in assoluto nella carriera della Ackermann (qui ritratta da Daniel Turner). Composto da sette dipinti  individuali, sfoggia le classiche adolescenti che fanno da leit motiv alle opere dell’artista di origine  ungherese ma ormai newyorkese d’adozione fin dall’inizio degli anni ’90. Le figure ricorrenti in ciascuno dei singoli dipinti sembrano singoli fotogrammi di una pellicola, mentre la linea rossa di vernice che li attraversa ricorda la continuità tipica di un film.  “Ogni dipinto deve iniziare dal livello più basso per costruire se stesso, indipendentemente dal livello del suo predecessore – ha spiegato la pittrice -. La raffinatezza non è necessaria. Dipingere non richiede pensieri complicati, ma sincerità”. By Germano D’Acquisto

Rita Ackermann x Le Grand Bellevue, il ristorante Leonard come un museo

Il ristorante Leonard’s all’interno del Le Grand Bellevue Gstaad, destinazione invernale preferita per il jet set internazionale, si trasforma in una galleria d’arte contemporanea. Merito dei sette nuovi dipinti realizzati da Rita Ackermann in collaborazione con Hauser & Wirth. L’artista, che fin da quando si è affacciata al mondo dell’arte, ha sempre creato opere in dialogo con quelle di altri colleghi stavolta ha scelto di mettersi al cospetto di Ferdinand Hodler, uno dei giganti dell’arte non solo elvetica ma mondiale. Il risultato di questa sfida ha un nome e un cognome: “The Ecstasy of Leaving the Exile, I-VII”, monumentale opera di fregio esposta per la prima volta al pubblico. Si tratta del primo fregio in assoluto nella carriera della Ackermann (qui ritratta da Daniel Turner). Composto da sette dipinti  individuali, sfoggia le classiche adolescenti che fanno da leit motiv alle opere dell’artista di origine  ungherese ma ormai newyorkese d’adozione fin dall’inizio degli anni ’90. Le figure ricorrenti in ciascuno dei singoli dipinti sembrano singoli fotogrammi di una pellicola, mentre la linea rossa di vernice che li attraversa ricorda la continuità tipica di un film.  “Ogni dipinto deve iniziare dal livello più basso per costruire se stesso, indipendentemente dal livello del suo predecessore – ha spiegato la pittrice -. La raffinatezza non è necessaria. Dipingere non richiede pensieri complicati, ma sincerità”. By Germano D’Acquisto