Valentino incontra Vans: skate californiano e sartorialità italiana si fondono in un dialogo inatteso, ma non casuale. La collaborazione, già svelata alla Paris Fashion Week per la FW25, non è mero esercizio di stile, ma un racconto visivo sulla discontinuità nella vita quotidiana, tema caro ad Alessandro Michele. La campagna, costruita attorno all’irruzione improvvisa della natura nelle architetture umane, vede l’acqua come forza primordiale e trasformativa: una metafora potente per ricordarci quanto l’imprevisto possa scuotere l’illusione di stabilità.
In una lettera personale, Michele descrive il progetto con parole che suonano quasi come un piccolo trattato filosofico: “Cosa succede quando l’imprevisto fa irruzione nelle nostre vite? Che sensazioni si producono quando ciò che appariva solido si dissolve sotto l’incedere di forze che sfuggono al nostro controllo?” Le immagini e i video della campagna, generati in parte con AI a partire da materiali della sfilata Le Méta-Théâtre Des Intimités, traducono questa riflessione in affreschi onirici e surreali, dove la natura incrina superfici ordinate e tecnologie rassicuranti.
Così, le sneaker non sono più semplici oggetti di consumo, ma emblemi di resilienza e fluidità in un mondo incostante. Vans diventa teatro della meraviglia inattesa, Valentino guida lo spettatore in una dimensione dove la bellezza emerge proprio dall’imprevisto. In fondo, ci ricorda Michele, è nella fragilità che si apre lo spazio per il nuovo.






