Il ristorante due stelle Michelin “Seta” si trasforma in un paesaggio incantato, dominato da pesci multicolor, curiose civette, cieli dominati da nuvole di ogni forma e boschi tanto fitti quanto seducenti. Responsabili di questa magica trasfigurazione sono Mandarin Oriental Milan e Fornasetti che tornano a collaborare presentando il restyling di Saletta Duomo, accogliente spazio privato del ristorante guidato dallo Chef Antonio Guida all’interno del Mandarin Oriental Milan. Più che in un locale sembra quasi di entrare in uno spazio onirico, dominato da tutti i motivi più classici del brand di design italiano. La Saletta Duomo, che può ospitare un massimo di otto persone, è come uno scrigno e trae ispirazione dal pannello “Duomo Sommerso”, realizzato da Piero Fornasetti nel 1951. Il restyling trasporta il visitatore fra animali marini e piccoli abitanti della foresta grazie alla carta da parati Foglie e Civette applicata su ogni centimetro quadrato di parete. La fitta trama di foglie in verde veronese rende poi l’ambiente simile a una foresta intima e accogliente. Il progetto decorativo prosegue con una selezione di piatti della serie Cupole d’Italia, tributo all’architettura italiana ideato dallo stesso Piero Fornasetti. E si conclude col tema marino delle angoliere gemelle, caratterizzate dal viso ormai leggendario Lina Cavalieri, che Piero (ma non solo lui) amava definire la “donna più bella del mondo”. Il volto della soprano sembra invadere un immaginario atlante illustrato di biologia marina dove fanno capolino madrepore, alghe, pesci e conchiglie. Sul soffitto, infine, è posizionato il delicato decoro Nuvolette, uno dei temi più famosi del marchio. Il restyling non poteva non ispirare lo Chef Guida, che per l’occasione ha griffato un menu di sette portate dove i piatti storici vengono accostati alle nuove creazioni. Su tutte ne scegliamo una: il Risotto Fornasetti, omaggio al Direttore Artistico dell’Atelier, Barnaba Fornasetti. Una sorta di tavolozza al contrario su cui Guida ha creato lampi di colore in onore alla creatività fornasettiana. By Germano D’Acquisto
