Niente da vedere? Tutt’altro. Nothing™️, il nuovo progetto artistico di Federico Pepe e Le Dictateur Studio, si prende gioco dei confini tra arte e assenza, tra presenza e vuoto. Curato da Elena Volpato per Esterno GAM, Nothing™️ parte dalla GAM di Torino per poi diffondersi come un’eco sovversiva fino a Bologna, Parigi e Milano, dove si concretizza in occasione della Settimana del Mobile 2025.
Fino al 10 aprile, il capoluogo lombardo diventa teatro di azioni performative capaci di trasformare l’invisibile in esperienza tangibile. Il debutto è stato affidato a Mooving Nothing™️, che il 1° aprile ha animato Via Melzo con 18 performer in movimento. Poi, tra carichi e scarichi fantasma in Piazzale Carlo Magno (Loading & Unloading Nothing™️, 3 aprile) e consegne assurde in Piazza Armando Diaz (Delivering Nothing™️, 4 aprile), il ‘nulla’ si insinua nel tessuto urbano con un’ironia tagliente.
Non solo: il 5 e 6 aprile, Selling Nothing™️ at the underground porta la provocazione nella metropolitana milanese, mentre l’8 aprile il mercato Benedetto Marcello diventa il palcoscenico di Selling Nothing™️ at the public market. La performance culmina nella notte tra il 10 e l’11 aprile, con AMSA collecting Nothing™️, un atto simbolico che suggella l’intero itinerario.
Milano accoglie anche l’installazione nella Galleria Le Dictateur di via Melzo, dove un finto negozio espone il ‘nulla’ su scaffali virtuali. Intanto, uno sciame di rider attraversa la città trasportando pacchi invisibili, diffondendo il vuoto come fosse un virus. Un’operazione che trasforma l’assenza in presenza, stimolando riflessioni sul consumo e sulla materialità.
Nothing™️ è un paradosso che gioca sul concetto di inutilità per dimostrare che, in fondo, il nulla è tutt’altro che vuoto.
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