Yuko Mohri a Pirelli HangarBicocca: grovigli, suoni e sculture effimere
Quando l’arte decide di smettere di obbedire alle leggi della gravità e della prevedibilità, nasce Entanglements. All’opening della personale di Yuko Mohri a Pirelli HangarBicocca, curata da Fiammetta Griccioli e Vicente Todolí, il pubblico si è trovato immerso in un concerto di forze invisibili e grovigli sonori che trasformano l’ordinario in straordinario. Nata a Kanagawa nel 1980 ma con base a Tokyo, Mohri non costruisce opere: orchestra ecosistemi effimeri. Cavi, strumenti musicali alterati, detriti urbani e oggetti qualunque diventano sculture cinetiche che respirano con l’aria, vibrano al magnetismo, reagiscono all’umidità. Duchamp, se fosse passato a Milano l’altra sera, avrebbe sorriso.
La mostra – la più ampia mai realizzata in Europa sull’artista – è un invito a smarrirsi dentro sistemi interconnessi dove nulla agisce da solo: ogni polvere sospesa, ogni variazione di temperatura diventa voce di un coro fragile eppure inarrestabile. Un’ironia sottile percorre questi assemblaggi, come se Mohri volesse ricordarci che la realtà è già abbastanza assurda da non aver bisogno di essere ingigantita.
E mentre ospiti come Stefano Boeri, Annie Ratti, Giorgio e Anna Fasol, Hicham Berrada, Nicola Ricciardi, Lorenzo Giusti, Milovan Farronato e la Console Generale Aggiunta del Giappone Nabeshima Tokuko (tanto per citarne alcuni) si muovevano tra installazioni e soundscape, il cortile di Pirelli HangarBicocca sembrava trasformarsi in un gigantesco diapason collettivo. In fondo, Entanglements non è solo una mostra: è la dimostrazione che viviamo tutti in una stessa orchestra caotica, e che la partitura la scrivono forze invisibili.
Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Niccolò Campita
Image credits in order of appearance:
1. Yuko Mohri, “Moré Moré (Leaky): Variations (Flow #1, Flow #2, Flow #3)”, 2018 (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
2. Yuko Mohri, “Moré Moré (Leaky): Variations (Flow #1, Flow #2, Flow #3)”, 2018 (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
3. Yuko Mohri, “Flutter”, 2018/2025. Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
4. Yuko Mohri, “Decomposition”, 2021-in corso (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
5. Yuko Mohri, “You Locked Me Up in a Grave, You Owe Me at Least the Peace of a Grave”, 2018 (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
6. Yuko Mohri, “You Locked Me Up in a Grave, You Owe Me at Least the Peace of a Grave”, 2018 (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
7. Yuko Mohri, “I/O”, 2011-in corso (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
8. Yuko Mohri, “Magnetic Organ”, 2004-in corso (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano
