La visione del mondo alla Moschino apre Milano Moda Uomo
La seconda passerella di Moschino con Adrian Appiolaza alla direzione creativa è un riuscito mashup contemporaneo di tutto ciò che il fondatore del marchio ha rappresentato negli anni Ottanta e Novanta. Il concept della sfilata è una carrellata inclusiva e cosmopolita di diversissime tipologie di personaggi, esploratori del mondo che si incrociano in un surreale Lost and Found, titolo appunto della collezione, rappresentato in pedana da enormi cataste di valigie di varia provenienza, dai bauli ai trolley in policarbonato. Si avvicendano in passerella citazioni surrealiste e pezzi d’archivio della maison, in uno scambio continuo tra passato e futuro che genera un corto circuito che probabilmente sarebbe piaciuto a Franco Moschino. Non manca quasi nulla degli archetipi del brand, a partire dalla stampe, margherite, palloni da calcio, macchie di sugo, uova fritte, trompe-l’oeil e smile. Tutti gli elementi sono remixati secondo i codici contemporanei, ma con estrema delicatezza e rispetto in queste due collezioni presentate insieme, l’uomo primavera estate 2025 e la donna Resort 2025. Merita una menzione a parte la Survival Jacket, ripescata dalla primavera estate 1992, un avanguardista connubio tra formale e workwear, estremamente in sintonia con la contemporaneità.
Testo: Giuliano Deidda
Foto: Ludovica Arcero