
La beatitudo di Fiorucci è un giorno di vacanza negli Anni ‘90
Francesca Murri dedica la collezione Fiorucci Autunno Inverno 2025 2026 al concetto di Beatitudo e alle sue infinite declinazioni, all’interno di un surreale complesso di villeggiatura stretto tra palme e montagne innevate. Se è vero che “non ci sono più le mezze stagioni” allora Fiorucci mixa capi estivi e invernali e lo show apre con un look che ne è il manifesto: maxi t-shirt a stampa marittima, ricoperta da uno strato impermeabile trasparente, e abbinata a collant arancio, ankle boots lucidi e una calda maxi sciarpa.
Gli abitanti del villaggio turistico Fiorucci vengono direttamente dagli Anni ’90 per aiutarci a riscoprire il concetto di mix and match. C’è chi va a fare la spesa con carrellino, cappotto lungo e ciabatte con tomaia nera intrecciata; chi esce per una passeggiata mentre indossa un mini dress fatto interamente di Polaroid. Ricorre il latex, soprattutto nella forma di pantaloni a vita bassa, dalle nuance intense e lucide, che si abbinano a cardigan, stratificati a body e magliette. E intanto il meteo continua a scompigliare le regole: ai costumi da bagno si accostano piumini con stampa di monti innevati, sotto agli abiti leggeri con spalline sottili e spacco profondo sbucano leggings in vinile.
Tra gli accessori di ispirazione nineties spiccano i marsupi coloratissimi, i foulard dalle bordature color pesca e la scritta Fiorucci, le biglie che diventano collane. Al termine dello show, Amanda Lear compare sugli schermi a led e brinda parlando al pubblico: “Beati i giovani”. Ma la vera Beatitudo non è una questione d’età: appartiene a chi sa riconoscere l’intima bellezza del gioco in qualsiasi cosa. E Fiorucci ce l’ha dimostrato.
Foto: Vincenzo Migliore
Testo: Anna Zucca