Jude Law e il suo Putin: quando il glamour diventa geopolitica al Lido
Uno dei film più attesi del 2025 ha messo il Lido sotto i riflettori: Il mago del Cremlino di Olivier Assayas ha scelto Venezia per il debutto in concorso mentre Jude Law, in giacca bianca e papillon nero, ha trasformato il tappeto rosso del Lido in un vero e proprio evento incarnando l’ombra di Vladimir Putin – mica uno qualsiasi – con una presenza magnetica da standing ovation.
Accanto a lui, un super cast: da Paul Dano a Jeffrey Wright (entrambi armati di occhiali da sole), da Tom Sturridge a Will Keen, fino ad Alicia Vikander, l’unica donna in un mondo di uomini, ma capace di imporsi con grazia e discrezione. Infine, Olivier Assayas, sorridente e misurato come sempre. A sfilare con loro, anche altri volti noti del jet set internazionale.
In conferenza stampa, Assayas ha chiarito che il film non è un semplice ritratto di Putin, ma una riflessione sulla politica e sulla sua trasformazione nelle nostre vite. “Avevo bisogno di un attore che capisse il personaggio dall’interno”, ha spiegato Assayas. E Law, con forza e intelligenza, ha risposto presente. Per Law, infatti, la preparazione è stata ossessiva: studiare le sfumature di un leader controverso, trasformarle in gesti, sguardi, silenzi.
Il tappeto rosso ha così condensato tutto il fascino del cinema del regista transalpino: tensione, glamour e profondità insieme. Tra flash, applausi e sguardi curiosi, ogni passo degli attori sembrava anticipare le dinamiche complesse del film, in scena nelle sale francesi nel gennaio 2026. Della serie: Venezia 82 non è mai stata così politica e seducente.
Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Ludovica Arcero
