Gli anni Ottanta rivisti da Antonio Grimaldi incantano Roma
È un tramonto estivo sul panorama più bello di Roma a fare da palcoscenico alla sfilata autunno/inverno 2025 di Antonio Grimaldi. Casina Valadier, lo storico edificio sul Pincio, ha infatti ospitato i 27 look di Edonismo Couture, collezione ispirata agli sfavillanti anni Ottanta, decennio d’oro per la moda italiana. Non si tratta di un’operazione puramente nostalgica, però. Il designer attinge a quelle atmosfere per dare una chiave di lettura all’estetica della couture contemporanea. “Oggi più che mai sento il bisogno di celebrare un edonismo consapevole, dove la moda non è solo estetica e bellezza, ma è un atto di libertà, di benessere personale e di forza”, ha spiegato Grimaldi. Lo stilista trova la sintesi tra due periodi storici così diversi, come racconta lui stesso: “In questa collezione ho voluto raccontare la potenza del contrasto: la forza che si nasconde nella leggerezza, la delicatezza di un ricamo o di una costruzione scultorea. Voglio raccontare la fluidità del presente, dove ogni opposizione può diventare un nuovo equilibrio.” Gli abiti che hanno calcato la passerella sono infatti il risultato dell’incontro fra linee architettoniche e volumi leggeri, arricchiti da ricami scultura e materiali sontuosi. Le silhouette si muovono con leggiadria, i corpini sono realizzati con nastri tagliati al laser, mentre mini abiti e overcoat sono arricchiti da macro rouches in tulle. I materiali selezionati esaltano il tema dei contrasti, in un gioco di pesi, velluto, organza, chiffon e cady di seta. A richiamare con forza il decennio d’oro della moda ci pensano i ricami corazza di cristalli argentati che scolpiscono il corpo. L’introduzione all’atmosfera dello show è stata affidata a un contributo della giornalista Mariella Milani con il voiceover della lettura di una riflessione sulla bellezza di Pier Paolo Pasolini. Tanti gli ospiti e gli amici del brand che sono accorsi a godersi lo spettacolo, tra cui Laura Morante, Fiorella Mannoia, Ornella Muti, Pia Lanciotti, l’assessore alla cultura di Roma Alessandro Onorato, Giovanni Malagò, Silvia Di Paolo, Lucrezia Lante Della Rovere, Maria Pia Calzone e Elisabetta Marra.
Testo: Giuliano Deidda
Foto: Ludovica Arcero & Niccolò Campita
