30.10.2025 MAUTO, Turin #arte

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: 30 anni di arte celebrati al MAUTO di Torino

MAUTO, Turin

Trent’anni e non sentirli. O meglio: sentirli tutti, ma trasformarli in una performance collettiva di arte, colore e celebrazione. Così la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha festeggiato il suo compleanno, scegliendo per l’occasione un luogo che più simbolico non si può: il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Tra le carrozzerie d’epoca e le visioni del futuro, la scorsa sera il museo si è trasformato in un set cinematografico denso di luci e conversazioni, dove l’élite dell’arte contemporanea – artisti, curatori, collezionisti, direttori di museo – ha preso posto a una cena su invito che ha attraversato, letteralmente, tutta la sala centrale del MAUTO. Fra gli invitati, oltre alla festeggiata Patrizia Sandretto Re Rebaudengo che ha fatto gli onori di casa insieme al marito Agostino Re Rebaudengo, anche Hans Ulrich Olbrist, Arturo Galansino, Philippe Parreno, Dough Aitken, Tobias Rehberger, Guglielmo Castelli, Bruno Racine, Francesca Lavazza, Valerio Berruti, Giulia Cenci, Ilaria Tronchetti Provera, Vincenzo De Bellis, Simon de Pury, Maria Emanuela Bruni, Almine Reich, Thaddaues Ropac, Ralph Rugoff, Carolyn Christov-Bakargiev, Richard Armstrong, Glenn Brown, Magali Reus, Dakis Joannou, Bernard Blistene, Maria Manetti Shrem, Bernard Ruiz Picasso, Martino Gamper, Enrico David, Nicola Ricciardi, Lorenzo Giusti, Francesco Manacorda, Vicente Todolì, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, e l’onorevole Federico Mollicone che ha consegnato a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo la medaglia alla cultura da parte della camera dei deputati.

I tavoli, lunghissimi, contraddistinti da diverse nuance: rosso, giallo, verdi. Un’installazione effimera. In mezzo alle portate, un’apparizione: la performance di Parreno con il giovane ventriloquo Nikolas Bushi, sospesa tra ironia e ipnosi, come un messaggio in codice lanciato alla platea del contemporaneo.
Non era solo una cena, ma una dichiarazione d’intenti. Perché la festa, al MAUTO, coincide con l’apertura di News from the Near Future (alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e al Museo Nazionale dell’Automobile fino all’8 marzo), la mostra che celebra i trent’anni della Fondazione torinese e inaugura un nuovo corso per il museo dell’automobile, sempre più proiettato verso un dialogo tra discipline, linguaggi e visioni. È qui che Paola Pivi incontra Matthew Barney, Lara Favaretto incrocia Artur Żmijewski, e un secolo di estetiche meccaniche – dal Futurismo al contemporaneo – si rispecchia nelle lamiere lucidate del Novecento.

Alla fine della serata, tra i brindisi e i flash, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo sorrideva: “Questo compleanno non è un punto d’arrivo, ma una nuova partenza”. E Torino, ancora una volta, sembrava la città perfetta per mettersi in moto.

Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Ludovica Arcero

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