Ecco miart, fiera senza tempo e senza spazio
Diamo i numeri. 178 gallerie partecipanti in rappresentanza di 28 paesi, oltre mille opere in scena, due sezioni inedite (fra cui l’attesa Portal, curata da Abaseh Mirval), 10 riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze. Tutto questo è il miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi che dal 12 al 14 aprile trova casa all’Allianz MiCo. Obbiettivo numero uno della kermesse, giunta alla sua 28esima edizione, è – come suggerisce il tema scelto per questo 2024 – è essere No time no space. Un titolo, ispirato a una canzone di Franco Battiato, musicista ed esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”. All’anteprima VIP, che si è svolta giovedì, hanno preso parte diversi esponenti dell’arte, collezionisti e galleristi. Fra gli altri, non hanno voluto mancare all’inaugurazione, anche Arturo Galansino, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Tommaso Sacchi, Marc Spiegler e Giò Marconi. L’ormai prossima design week ha coinvolto, fra i vari stand, anche numerosi designer e architetti, affascinati dai cortocircuiti interdisciplinari e dal superamento “delle correnti gravitazionali, dello spazio e della luce”. Il tutto in perfetta sintonia con il Battiato pensiero.
Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Niccolò Campita