Giorgio Armani ci insegna a viaggiare senza nostalgia
Fuori dai confini del calendario della Fashion Week milanese, Giorgio Armani ha presentato la collezione Spring/Summer 2025 in occasione dell’inaugurazione del nuovo Building al numero 760 di Madison Avenue. Il risultato è un tributo a New York, ai quasi 50 anni del brand e ai più di 90 dello stilista. Con questa collezione, Giorgio Armani celebra il sogno americano in uno spazio che sembra quello di un set cinematografico, dove ha ricreato una stazione degli Anni ‘30/’40. Qui dove tutto è ancora possibile, dove tutto è in divenire, il va e vieni di modelle e modelli con valige squadrate al seguito ci portano indietro nel tempo, per guardare al futuro senza nostalgia.
A parlare per lui sono i capi della collezione, che richiamano le silhouette della New York della prima metà del secolo, con quella stazione immaginaria che si fa crocevia di culture. Così abbiamo giacche dal taglio dritto e colletto alla coreana, berretti crochet e stampe dall’Africa, sari di chiffon che si ispirano all’India. Per muoversi tra le epoche e tra le geografie, Giorgio Armani immagina vestibilità morbide, con pantaloni sartoriali che respirano, camicie di seta che scivolano per la loro impalpabilità, borselli da attaccare direttamente alle cinture per avere i documenti di viaggio sempre con sé. Con cinture a frange, micro bag coperte di cristalli, boleri brillanti, stoffe satin in tinte morbide, dall’argento al cipria, tornano le epoche passate. E non sono mai sembrate così presenti. Seduti in prima classe (ehm, in front row) c’erano tra gli altri: Orlando Bloom, Amanda Seyfried, Brooke Shields, Gianmarco Tamberi e Liev Schreiber.
Testo: Anna Zucca
Foto: Niccolò Campita