La donna insolente di Ermanno Scervino
La ricerca per la collezione Primavera/Estate 2025 di Ermanno Scervino parte dall’esplorazione dei capi d’archivio Anni ’60 e ’70 per portarli nel presente e nel futuro: nella loro brat era. Sì, perché la donna che viene tratteggiata dagli abiti di Scervino è impertinente, viziata, determinata, tanto che ci scappa il riferimento al tormentone di Charli XCX, e non me ne vogliano i suoi creatori. Sulla passerella, i pilastri di stile vengono ripensati in chiave di ostentazione elegante: il pizzo rimane sensuale ma si combina con il denim, unendo quel tanto di grinta. Il gioco al sorpasso è anche nell’unione di linee dritte e tessuti impalpabili: minigonne e maxi trench, abiti trasparenti e bomber.
La palette punta sulla liberazione dai grigi, per nuance in technicolor che vanno dal verde menta al blu dei denim, passando per giallo, rosato e una punta di nero. La differenza la fanno anche i pochi, ma ben studiati, accessori, come la maxi bag adorna di fiori e foglie, simbolo di rinascita. Non poteva poi passare inosservati i sandali che, come rami rampicanti, crescono sui polpacci delle modelle, a volte accogliendo forme di foglie, altre brillando preziosi. Ma ad esprimere al meglio il concetto insolente e chic della collezione è la lingerie: indossata rigorosamente a vista e tempestata di paillettes, oppure sotto forma di bralette in denim con coppe a punta. E se non è determinazione questa. In front row erano presenti, tra gli altri: Violante Placido, Mary Leest e Martina Colombari.
Testo: Anna Zucca
Foto: Vincenzo Migliore