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12.09.2024 GAM, Milan #arte

Furla Series, Kelly Akashi trasforma la GAM in un viaggio interiore

Piante, fiori, conchiglie, parti del corpo umano: Fondazione Furla trasforma lo spazio della Galleria d’Arte Moderna di Milano in un paesaggio onirico. Merito dell’arte fragile e visionaria di Kelly Akashi, protagonista della sesta edizione di Furla Series. Americana di origini giapponesi, l’artista quarantunenne porta in scena “Converging Figures” a cura di Bruna Roccasalva e promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano. Un progetto che Kelly ha realizzato plasmando elementi come vetro, cera e bronzo. Lo scopo: esplorare questioni esistenziali come il tempo e lo spazio, l’impermanenza del mondo naturale, la transitorietà del corpo umano e l’entropia attraverso una prospettiva diversa, in cui l’uomo non è al centro di tutto, ma solo parte di esso.

L’inaugurazione dell’esibizione (aperta fino all’8 dicembre) è avvenuta l’altra sera alla GAM con una cena esclusiva. Gli ospiti si sono mossi incuriositi e affascinati fra le varie opere dell’artista originaria di Los Angeles, allestite in un percorso che si snoda all’interno della collezione permanente. Al dinner party, hanno preso parte numerosi esponenti dell’arte e della cultura come ad esempio Giovanna Furlanetto, Simone Menegoi, Vincenzo de Bellis, Silvia Grilli, Nicole Saikalis Bay, Nicola Ricciardi, Luigi Fassi e Alice Guareschi. Un rendez-vous immerso fra opere del passato e lavori contemporanei, che è stato una magica riflessione sullo scorrere del tempo e su di noi.

Foto: Ludovica Arcero

Testo: Germano D’Acquisto

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