Le infinite possibilità delle righe di Missoni
C’è un dichiarato tributo ai fondatori della maison alla base della collezione autunno inverno 2024 di Missoni. Filippo Grazioli, direttore creativo del brand, ha infatti deciso di esaltarne le origini, ricordando la piccola rivoluzione estetica che Ottavio e Rosita, la coppia d’oro della moda italiana, portarono a termine già alla fine degli anni Cinquanta. Quelle righe, nate per necessità, dal momento che le macchine in possesso dei Missoni potevano solo effettuare quel tipo di lavorazione, sono diventate il marchio di fabbrica della griffe e sono oggi ancora centrali sulla passerella, anche se in una versione aggiornata secondo la visione del giovane designer. Il caratteristico pattern è infatti interpretato in modo ipnotico, quasi ossessivo, righe scomposte in verticale o orizzontale sono declinate non nella famosa modalità multicolour, ma in versione tono su tono, utilizzando le scale dei grigi, dei toni caldi o di quelli bruciati. Grazioli scompone anche le silhouette, alternando linee aderenti estremamente femminili a maglieria oversize e capispalla fluffy, utilizzando diverse texture, dal punto pelliccia al tipico tweed Caperdoni. Il parterre è stato naturalmente ricco di volti noti, tra cui Paola Turani, Marco Fantini e Beatrice Valli, Sita Abellan e molti altri.
Testo: Giuliano Deidda
Foto: Ludovica Arcero
