04.12.2025 Triennale Milano, Milan #arte

Una serata dedicata ai Patron di Triennale Milano tra cocktail, visioni e coro gospel

Triennale Milano, Milan

Come ogni anno, a dicembre, Triennale organizza una serata dedicata ai Patron, la comunità di mecenati che accompagna l’istituzione milanese con una partecipazione rara nel panorama culturale italiano: incontri privati, viaggi, studio visit, conversazioni che diventano idee, idee che diventano progetti. Una rete eterogenea e curiosa – forse il vero “tesoro” di Triennale Milano – che l’altra sera si è ritrovata a festeggiare le prossime attività e una visione condivisa in occasione del Natale.

A fare gli onori di casa, oltre a Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano e Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, anche Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, Damiano Gullì, curatore per l’arte contemporanea e il Public Program, Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città, e Umberto Angelini, Direttore artistico di Triennale Milano Teatro.

Il cuore della serata è stata la presentazione della programmazione 2026: un appuntamento pensato per raccontare le trasformazioni del design, dell’architettura e delle arti contemporanee attraverso mostre, dialoghi e occasioni di partecipazione. Lo speech è stato quindi allietato da un cocktail allestito nel bellissimo spazio Voce, dedicato alla sperimentazione sul suono e la musica. Una festa elegante senza essere algida, dove l’Annual Report del programma Patron è diventato l’occasione per misurare non solo i numeri, ma la qualità dell’impegno condiviso. Colonna sonora della serata: un emozionante concerto gospel. È stato un po’ come se la voce collettiva del coro restituisse, in musica, ciò che i Patron rappresentano per Triennale Milano – una comunità che sostiene, amplifica, armonizza.

Un finale in crescendo per un appuntamento che, anno dopo anno, conferma una verità semplice: c’è bisogno di momenti di festa per ricordarsi che la cultura non è solo programma, ma anche relazione.

Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Ludovica Arcero

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