05.12.2025 901 Convention Center Drive, Miami Beach #arte

Art Basel 2025: Miami torna capitale del contemporaneo

901 Convention Center Drive, Miami Beach

Dopo l’appuntamento parigino di ottobre, Art Basel è tornata a fare ciò che Miami sa fare meglio: trasformare una fiera d’arte in un clima tropicale di attesa collettiva. L’altra sera, al Miami Beach Convention Center, l’opening dell’edizione 2025 ha ufficialmente acceso la Miami Art Week, quell’ecosistema tentacolare di oltre venti fiere, mostre, feste e avvistamenti glamour che fino al 7 dicembre inghiottirà la città come un’onda.

Art Basel Miami Beach, in programma dal 5 al 7 dicembre ospita 287 gallerie da 44 Paesi, due terzi dalle Americhe e 41 debutti — molti dal Sud globale, da Cuba al Perù — che confermano come la bussola dell’arte internazionale, oggi, punti sempre più a sud. Ma la sorpresa dell’opening non è stata la quantità, bensì il tono: un’edizione che si presenta come la più “ripensata” degli ultimi anni, tra nuove sezioni, attenzione ai linguaggi emergenti e una sostenibilità diventata finalmente pratica e non slogan.

Il nuovo settore Premiere, dedicato alle opere degli ultimi cinque anni, ha attirato fin da subito curatori e collezionisti in modalità caccia al tesoro; Meridians, quest’anno dilatato fino a Ocean Drive, ha piazzato installazioni monumentali e progetti ambientali come fossero punti di domanda nel paesaggio urbano; Nova e Kabinett hanno intrecciato giovani rivelazioni e retrospettive intime, ricordando che il mercato vive di presente ma respira nel tempo lungo della storia.

All’anteprima si sono visti molti nomi noti della scena internazionale — ma la vera protagonista è sembrata Miami stessa, che ogni dicembre dimostra come l’arte, qui, funzioni da acceleratore culturale ed economico. Una fiera che genera centinaia di milioni di dollari e, al contempo, ridefinisce cosa significhi oggi essere una piattaforma globale.
Il resto della settimana farà il suo corso, ma una cosa è chiara: l’opening ha già dettato il ritmo, e Miami lo ha seguito con la solita, coreografia luminosa.

Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Michele Illuzzi

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