12.11.2025 Casa Triplef, Rome #design

A Casa Triplef la serata dedicata a Giovanna Ferrero Ventimiglia e ai suoi Piccoli Smalti

Casa Triplef, Rome

A Casa Triplef, il rifugio trasteverino fondato da Federica Formilli Fendi, Roma ha dedicato una serata intera all’universo brillante e intimo di Giovanna Ferrero Ventimiglia, fondatrice della collezione Piccoli Smalti, progetto che intreccia memoria familiare e contemporaneità, rigore milanese e slancio poetico. Il salotto romano, con il suo gusto sospeso tra moda, interior e cultura del design, si è trasformato così nel luogo ideale per celebrare sia la collezione che il volume dal titolo “Piccoli Smalti – Contemporary Twist on Grandfather Cloisonné Legacy” firmato dalla stessa Ferrero Ventimiglia. Il pubblico — collezionisti, designer, amici della casa e habitué della scena creativa — si è mosso tra superfici lucide e pezzi d’arte come fossero capitoli di un racconto. E in effetti il racconto era proprio lì, incarnato nelle parole (ma soprattutto nelle creazioni) della fondatrice che ha introdotto il libro con la calma di chi maneggia un’eredità preziosa: quella di Renato Morganti, il nonno che nel dopoguerra incideva e smaltava piccoli carré, minuscole lastre di luce destinate a diventare un gesto di resilienza e immaginazione. Oggi quella tecnica antica, riletta con sensibilità architettonica, diventa un lessico fatto di geometrie pure, simmetrie imperfette, colori che respirano insieme alla materia.

All’evento mondano c’erano moltissimi volti noti della cultura capitolina. Oltre alle padrone di casa Federica Formilli Fendi e la figlia Ginevra Piersanti Fendi, presenti anche Dylan Tripp, Sidival Fila, Francesca Moratti, Alexis Lahellec e Marella Caracciolo Chia.

La serata è scivolata via tra conversazioni morbide e la sensazione di assistere a un rito discreto: il passaggio di una tradizione nel territorio del contemporaneo. A Casa Triplef, Piccoli Smalti si è trasformato in un mondo da attraversare: un piccolo atlante di emozioni smaltate, sospeso tra ricordo e desiderio.

Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Niccolò Campita

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