Ben Arpéa reinventa la Roman suite a Casa Monti, la casa d’artista romana
Nel cuore pulsante del suggestivo rione Monti, Casa Monti si conferma più che un semplice boutique hotel: è una piccola città creativa sospesa tra arte, design e charme romano. E ora, con l’arrivo della nuova stagione, l’hotel di Leitmotiv Group alza il sipario sulle “Residenze d’autunno”, un programma che fa dell’arte contemporanea una questione quotidiana, quasi domestica.
L’altra sera tutta l’attenzione si è incentrata sulla Roman Suite reinventata da Ben Arpéa, artista francese noto per la sua capacità di combinare astrazione e figurazione con una palette vibrante che oscilla tra sogno e realtà. All’inaugurazione hanno preso parte vari esponenti del design, della cultura capitolina e non solo.
Arpéa ha trasformato la camera al sesto piano in un universo cromatico sospeso tra Roma e Parigi: mobili su misura, tessuti e rivestimenti animati dai suoi motivi, libri d’arte e schizzi disseminati con la cura di chi sa che il dettaglio fa la differenza. Perfino l’aria stessa sembrava profumasse di Provenza grazie a una candela firmata dallo stesso artista: entrare nella Roman Suite è stato un po’ come respirare il suo mondo creativo, viverlo, dormirci dentro. «Desidero trasformare la suite in un’esperienza artistica completa», ha raccontato Arpéa, con la naturalezza di chi fa dell’arte un’abitudine di vita.
Accanto a questo intervento, Casa Monti ha presentato “Stolen at Casa Monti”, progetto firmato da Giotto Calendoli, fondatore di Handle With Freedom, che trasforma oggetti quotidiani in pezzi di design da… rubare. Accappatoi, felpe, cappellini, piatti e perfino bottiglie di olio, grazie a Giotto, diventano souvenir colti e ironici, frammenti di un soggiorno che si può portare via con sé, come un pezzetto di casa d’artista.
Il risultato è un hotel che non si limita a ospitare: invita a partecipare, a entrare nel racconto, a diventare parte di una storia che profuma di cultura, colore e leggerezza ironica. Casa Monti non è solo una stanza a Roma, è un’esperienza da vivere, respirare e, perché no, da… portarsi a casa.
Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Niccolò Campita
