02.09.2025 Palazzo del Cinema, Venice #cinema

Red carpet esplosivo: Kathryn Bigelow torna a Venezia con House of Dynamite

Palazzo del Cinema, Venice

Il red carpet del Lido ha preso fuoco, senza metafore, per il ritorno di Kathryn Bigelow. A otto anni dall’ultimo film, Detroit (2018), la regista californiana torna a Venezia con House of Dynamite, pellicola che affronta la paura più concreta e contemporanea: il nucleare. 

Sul tappeto rosso, una parata di stelle: Idris Elba e Rebecca Ferguson, Tracy Letts, Greta Lee, Anthony Ramos, Gabriel Basso e Jared Harris hanno accompagnato Bigelow, 73 anni di eleganza militante, in un ingresso che più cinematografico non si può. La regista, prima donna a vincere l’Oscar per la miglior regia nel 2010 con The Hurt Locker, conferma quel talento unico nel trasformare il tempo presente in cinema, immergendosi nei punti deboli dell’America e restituendoli al mondo in forma estetica e drammatica. Ma il red carpet, lo sappiamo, non è solo passerella: è palcoscenico, teatro di gesti calibrati, sorrisi studiati. Bigelow lo attraversa come chi conosce il rituale: passo deciso, mani appena intrecciate, occhi puntati sugli obiettivi senza mai perdere la leggerezza. Intorno a lei, il cast non è semplice corredo: Elba e Ferguson dialogano con i fotografi e i fan, Letts e Ramos aggiungono brio e ironia, mentre Harris e Basso portano la calma della professionalità discreta.

In questo scenario, House of Dynamite non è solo film ma un evento: un mix di tensione narrativa e glamour studiato, dove la paura del nucleare diventa il pretesto per ribadire quanto il cinema di Bigelow sappia incarnare lo spirito del tempo. E mentre il Lido applaude e i flash lampeggiano, il messaggio è chiaro: l’America di Bigelow non è mai lontana, ma il suo cinema sa essere universale, affilato e irresistibilmente seduttivo.

Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Ludovica Arcero

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