Venezia 82: Tilda Swinton illumina la prima di Broken English su Marianne Faithfull
Venezia accoglie ancora una volta il fascino british, e questa volta sotto forma di Tilda Swinton, elegante come sempre, accompagnata dai colleghi Suki Waterhouse, Sophia Di Martino e George MacKay. Il red carpet dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ha brillato per la prima di Broken English, documentario diretto da Jane Pollard e Iain Forsyth che racconta la vita di Marianne Faithfull, icona della musica britannica scomparsa lo scorso gennaio.
Il film, presentato fuori concorso, non è una biografia convenzionale: è un atto di ribellione narrativa, un’esplorazione intima e implacabile di una vita attraversata da successi, scandali, creatività sfrenata e giudizio pubblico realizzata con il pieno coinvolgimento della stessa Faithfull.
Sessant’anni di carriera, oltre trentacinque album pubblicati, una capacità costante di reinventarsi: Marianne non si è mai piegata alle convenzioni. Broken English cattura questa forza con coraggio e delicatezza, mescolando il documentario alla performance artistica, l’osservazione all’invenzione. È un film che scuote, che provoca, che ricorda quanto possa essere straordinaria la libertà di chi rifiuta di essere etichettato.
Broken English non è solo il racconto di Marianne Faithfull: è un canto del cigno ribelle che ha scelto di essere irripetibile.
Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Ludovica Arcero
