Venezia 82 si apre con Sorrentino, Herzog e un red carpet da star
II Lido non conosce mezze misure: o si accende o non è. L’82esima Mostra del Cinema si è aperta con Alexander Payne e la sua giuria in parata, mentre sul palco Emanuela Fanelli ha fatto ciò che pochi conduttori osano: confessare di aver incontrato il cinema non con Godard ma con “La Sirenetta”. Un esordio così spiazzante da risultare più sincero di mille omaggi in smoking. Quindi, la liturgia: un applauditissimo Francis Ford Coppola che introduce Werner Herzog per il Leone d’Oro alla carriera. Due giganti, un abbraccio, e un brivido che ha restituito al festival la sua aura. Subito dopo, il regista Paolo Sorrentino ha presentato il suo attesissimo “La Grazia”, primo film in concorso. Al suo fianco, Toni Servillo (sempre più totemico) e Anna Ferzetti a tenere l’atmosfera sul terreno della leggerezza. Nel pomeriggio Orizzonti aveva già messo in scena “Mother” di Teona Strugar Mitevska, ma l’epicentro era altrove: il tappeto rosso. I fotografi di Say Who hanno immortalato sorrisi trattenuti, abiti che sfidavano la laguna e sguardi che raccontavano l’attesa di un’edizione già destinata a lasciare segno. Fra i più applauditi, oltre agli osannati maestri Coppola ed Herzog, anche le elegantissime Tilda Swinton, Cate Blanchet in total black, poi Fernanda Torres, Heidi Klum, Barbara Palvin, Rose Villain e Gue.
E pensare che questo è solo l’inizio. Nei prossimi giorni, il Lido promette di trasformarsi in un circo cosmopolita: da Julia Roberts (al suo debutto veneziano) a Jude Law, passando per George Clooney, Emma Stone ed Emily Blunt. Venezia, insomma, conferma la sua vocazione: non tanto tempio del cinema, quanto laboratorio permanente in cui glamour e riflessione stanno in equilibrio precario, e proprio per questo irresistibile.
Testo: Germano D’Acquisto
Foto: Ludovica Arcero
