
Triennale Milano celebra John Giorno, il poeta che ha reso la parola parlata arte
L’arte di John Giorno conquista gli spazi di Triennale Milano con “a labour of LOVE”, mostra che celebra il lascito di uno dei più iconici poeti e performer della scena contemporanea. L’opening dell’esposizione, curata da Nicola Ricciardi con Eleonora Molignani e supportata da Giorno Poetry Systems, ha visto la presenza di molti volti noti dell’arte e della cultura milanese come a testimoniare il profondo impatto che l’opera di questo poeta di origini italiane (la famiglia materna proveniva dalla provincia di Matera) continua ad avere. Oltre al Presidente di Triennale Milano, Stefano Boeri, hanno partecipato fra gli altri, Massimo Giorgetti, founder e direttore creativo di MSGM, il pittore Louis Fratino, Elena Vasco, Alessandro Teoldi, Stephanie Glitter, Pablo Molezùn ed Edoardo Bonaspetti.
Ad accompagnare il pubblico attraverso l’allestimento firmato da studio EX – che ha coinvolto Cuore – Centro studi, archivi, ricerca e la monumentale scalinata della Triennale – è stato lo stesso Nicola Ricciardi, affiancato da Damiano Gullì e Bonnie Whitehouse. Un percorso immersivo che ha rivelato la dimensione più intima e sperimentale dell’artista, il cui lavoro ha attraversato oltre sessant’anni di storia culturale, trasformando la parola parlata in una forma d’arte.
La mostra esplora amicizie, collaborazioni e contaminazioni artistiche che hanno segnato il cammino di Giorno, grazie a materiali inediti provenienti dal suo archivio. Tra i protagonisti che hanno condiviso il suo percorso figure iconiche come William S. Burroughs, John Cage, Allen Ginsberg, Keith Haring, Jasper Johns, Patti Smith, Michael Stipe, Robert Rauschenberg e Andy Warhol.
Negli spazi di Cuore – Centro studi ci sono le prime edizioni dei suoi libri di poesia, LP pubblicati dall’etichetta GPS Records e una selezione di documenti inediti che raccontano la relazione tra Giorno e alcuni dei suoi leggendari compagni di strada. Mentre a chiudere idealmente il percorso espositivo, un’installazione sullo Scalone d’Onore della Triennale, con una selezione dei suoi “Perfect Flowers”, le tele dai colori vibranti che incorniciano alcune delle sue più celebri frasi poetiche. Insomma, “a labour of LOVE” non è solo una mostra, ma una celebrazione dell’energia creativa di John Giorno, della sua capacità di reinventare la poesia e del suo instancabile desiderio di connettere le persone attraverso l’arte.
Foto: Niccolò Campita
Testo: Germano D’Acquisto