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#DESTINATION

Jacquemus x Monaco Beach Hotel: un’estate tra parasol à rayures e sogni provenzali

È qui che re e regine hanno imparato a nuotare o completato il primo giro di sci nautico. Ma oggi, sul celebre pontile del Beach Club di Monaco, qualcosa è cambiato: l’aria sa di banana (giallo), e i parasol rigati danzano leggeri sotto il maestrale. La ragione? Jacquemus è arrivato.

La Maison francese ha preso possesso, per tutta l’estate, di uno degli indirizzi più iconici della Riviera, e ha deciso di farlo a modo suo: con quel mix di ironia solare, nostalgia da cartolina e minimalismo rurale che l’ha resa un cult. I lettini si vestono di giallo ecrù, i cuscini sussurrano “été éternel” e tutto sembra parte di un sogno provenzale in trasferta monegasca.

Ma non è solo una questione di estetica: due boutique effimere, intime e raffinate, spuntano nel cuore del resort. Sono i primi passi ufficiali di Jacquemus nel Principato, ma sembrano già passi di danza. All’interno, bozzetti originali di Matisse e Renoir dialogano con mobili rustici e libri scelti con cura, come in un salotto soleggiato di Ménerbes.

Una fuga poetica che porta un po’ di Sud nel cuore del lusso, e trasforma il Beach Club in un tableau vivente firmato Simon Porte Jacquemus.



Jacquemus x Monaco Beach Hotel: un’estate tra parasol à rayures e sogni provenzali

È qui che re e regine hanno imparato a nuotare o completato il primo giro di sci nautico. Ma oggi, sul celebre pontile del Beach Club di Monaco, qualcosa è cambiato: l’aria sa di banana (giallo), e i parasol rigati danzano leggeri sotto il maestrale. La ragione? Jacquemus è arrivato.

La Maison francese ha preso possesso, per tutta l’estate, di uno degli indirizzi più iconici della Riviera, e ha deciso di farlo a modo suo: con quel mix di ironia solare, nostalgia da cartolina e minimalismo rurale che l’ha resa un cult. I lettini si vestono di giallo ecrù, i cuscini sussurrano “été éternel” e tutto sembra parte di un sogno provenzale in trasferta monegasca.

Ma non è solo una questione di estetica: due boutique effimere, intime e raffinate, spuntano nel cuore del resort. Sono i primi passi ufficiali di Jacquemus nel Principato, ma sembrano già passi di danza. All’interno, bozzetti originali di Matisse e Renoir dialogano con mobili rustici e libri scelti con cura, come in un salotto soleggiato di Ménerbes.

Una fuga poetica che porta un po’ di Sud nel cuore del lusso, e trasforma il Beach Club in un tableau vivente firmato Simon Porte Jacquemus.