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#FASHION

Gucci omaggia il cinema di Stanley Kubrick con l’adv a-i 22/23

Gucci omaggia il cinema di Stanley Kubrick nella campagna pubblicitaria autunno-inverno 2022/23 scattata dal duo di fotografi Mert & Marcus. Alcune scene tra le più famose del cineasta filosofo fanno da sfondo alle immagini di adv. C’è 2001: Odissea nello Spazio, Arancia Meccanica, Eyes Wide Shut, Barry Lyndon e Shining. “Ho sempre pensato alle mie collezioni come a dei film capaci di restituire una cinematografia del presente: una partitura di storie, eclettiche e dissonanti, capaci di sacralizzare l’umano e la sua capacità metamorfica”, ha dichiarato Alessandro Michele, direttore creativo del brand di Kering. E così oggi la collezione del marchio popola le scenografie di alcuni film cult del regista americano. Michele prova a costruire dei corto-circuiti, così lui li definisce, dove “mi sono appropriato di quelle pellicole, risemantizzandole”. L’abito realizzato in collaborazione con Adidas, trasformato in un costume vittoriano, qui compare nuovo nella sceneggiatura di Barry Lyndon, altri si inseriscono nelle scene gotiche di Shining e in Eyes Wide Shut. E ancora le scarpe anni ’90 dal sapore fetish compaiono nei fotogrammi di Arancia Meccanica. Nello spazio arriva invece il vestito da sera con ruches di tulle. Un quadro che ha diversi piani storici, referenze e vissuti. Tutti mescolati alla perfezione, dove ogni cosa può essere altro. Un’immagine iconica e raffinata che brucia, incanta e anima dove “i vestiti si trasformano in protesi immaginifiche funzionali al racconto di una storia”. La vita.

Gucci omaggia il cinema di Stanley Kubrick con l’adv a-i 22/23

Gucci omaggia il cinema di Stanley Kubrick nella campagna pubblicitaria autunno-inverno 2022/23 scattata dal duo di fotografi Mert & Marcus. Alcune scene tra le più famose del cineasta filosofo fanno da sfondo alle immagini di adv. C’è 2001: Odissea nello Spazio, Arancia Meccanica, Eyes Wide Shut, Barry Lyndon e Shining. “Ho sempre pensato alle mie collezioni come a dei film capaci di restituire una cinematografia del presente: una partitura di storie, eclettiche e dissonanti, capaci di sacralizzare l’umano e la sua capacità metamorfica”, ha dichiarato Alessandro Michele, direttore creativo del brand di Kering. E così oggi la collezione del marchio popola le scenografie di alcuni film cult del regista americano. Michele prova a costruire dei corto-circuiti, così lui li definisce, dove “mi sono appropriato di quelle pellicole, risemantizzandole”. L’abito realizzato in collaborazione con Adidas, trasformato in un costume vittoriano, qui compare nuovo nella sceneggiatura di Barry Lyndon, altri si inseriscono nelle scene gotiche di Shining e in Eyes Wide Shut. E ancora le scarpe anni ’90 dal sapore fetish compaiono nei fotogrammi di Arancia Meccanica. Nello spazio arriva invece il vestito da sera con ruches di tulle. Un quadro che ha diversi piani storici, referenze e vissuti. Tutti mescolati alla perfezione, dove ogni cosa può essere altro. Un’immagine iconica e raffinata che brucia, incanta e anima dove “i vestiti si trasformano in protesi immaginifiche funzionali al racconto di una storia”. La vita.